MADDALENA ZERO IN MEMORIA

Continuano le fantasiose ed elusive ricostruzioni di quello che è stato un brutto “incidente” della pagina “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE“, cioè la totale assenza di considerazione offerta dalla pagina a una donna realmente oggetto di gravissime violenze.

Ecco cosa scrive oggi Maddalenza Zero in Memoria, ignorando volutamente i precedenti:

Maddalena Zero in Memoria, oltre ad usare impropriamente e incautamente termini di cui non conosce la portata e il significato, non spiega minimamente perché:

1) Il 13 giugno, sulla pagina di Insinna, nessuno prese nella benché minima considerazione l’appello per la donna in questione (vedi screen shot pubblicato ieri);

2) Il 14 giugno, sempre sulla pagina di Insinna, nessuno prese nella benché minima considerazione l’appello per la donna in questione (vedi screen shot pubblicato ieri);

3) Il 17 giugno, Davide Insinna, ricevuta una critica abbastanza penetrante sulla mancata considerazione a questa tragedia, così rispondeva: “Il motivo per cui non era stata postata la storia su FB era per la chiara strumentalizzazione di gruppi o singoli maschilisti che usano una triste storia di dolore di una madre per i loro giochi meschini(vedi screen shot pubblicato ieri);

Possiamo buy rx drugs pure credere che poche ore dopo un nostro articolo del 30 giugno al signor Insinna sia davvero arrivata una email da parte di qualcuno che gli chiedeva che il sito si occupasse della vicenda: il caso a volte è proprio strano.

E noi sappiamo che quella mail è arrivata davvero (ci ha scritto chi l’ha inviata) e dunque dichiariamo che la nostra era una pura, ed erronea, illazione.


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