Italia: prima per eguaglianza salariale uomo/donna; ultima per tasso di crescita

Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, l’Italia è il paese europeo con la minor differenza salariale fra uomo e donna: 4.4%.

L’Italia è anche il paese con il peggior tasso di crescita negli ultimi 10 anni: 2.4%.

Il gap salariale uomo/donna è maggiore nei paesi anglosassoni in cui viene premiata la meritocrazia, e nei quali il PIL pro capite è anche maggiore che in Italia.

Scarsa ricchezza e parità salariale sono correlati.

Infatti il motivo per cui gli uomini guadagnano più delle donne è che accettano lavori più pericolosi (tassisti, operai, edili, camionisti…), accettano il sacrificio di passare più tempo lontano da casa, e si interessano a lavori più tecnici come l’ingegneria; i 2/3 dei lavoratori nel settore privato sono uomini.

Le donne preferiscono avere vite più tranquille, lavorare vicino a casa e bilanciare il lavoro con il resto della vita; i 2/3 delle donne lavorano nel settore pubblico. Inevitabilmente in una libera economia i lavori più piacevoli sono più richiesti e quindi meno pagati. Questo è il motivo per cui le donne guadagnano in media meno degli uomini.

Pertanto l’Italia è il paese della parità salariale perché non è il paese della meritocrazia.

Come diceva Churchill: “Il capitalismo distribuisce in maniera disuguale la ricchezza.Il comunismo distribuisce in maniera uguale la povertà”.

Lo stesso vale per il femminismo.

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