Miriam Mafai denunciò gli “estremismi fascistoidi” del femminismo separatista

È morta Miriam Mafai, giornalista di sinistra, che ebbe il coraggio di dire cosa si nascondeva dietro quella manifestazione femminista “contro la violenza sulle donne” che nel 2007 fece da prologo ad una ondata di calunnie finalizzate ad impedire l’affido condiviso: lesbiche separatiste, rabbiose anarco-femministe che le ricordavano gli “estremismi fascistoidi”.  Quello che oggi viene chiamato femminismo nero o nazi-femminismo, quello dietro ai falsi centri anti-violenza ed al negazionismo dell’alienazione genitoriale.

Miriam lo aveva così descritto:

Il corteo di ieri, che ha attraversato per alcune ore la città con i suoi cartelli, striscioni, parole d’ ordine non era accompagnato e sostenuto dal clima festoso e irridente che ha contrassegnato tante manifestazioni femminili e femministe del passato. C’ era però, del passato, la sterile impostazione separatista . “Fuori gli uomini” anche quelli che con qualche timidezza e imbarazzo intendevano portare la loro solidarietà alle manifestanti, fuori persino i giornalisti e i fotografi colpevoli di essere maschi. E c’ era, del passato, una rabbia confusa che non riuscendo a individuare un nemico, si è riversata su quel palco attrezzato per le riprese televisive e la diretta di La7 e sul quale, ignare dell’ accoglienza che sarebbe stata loro riservata, avevano trovato posto le tre donne ministro. In alcune parole d’ ordine e striscioni ( tipo «un uomo morto non stupra») era possibile tuttavia sentire l’ eco di antiche parole d’ ordine che furono proprie trent’ anni fa dei più duri centri sociali, di alcuni gruppi anarchici e alcuni movimenti della estrema sinistra.  […]

Il corteo di ieri, contro le violenze perpetrate in famiglia, pur giustificato dalla gravità della situazione, ignorava questi problemi ed era percorso da sentimenti rabbiosi e da umori anarcoidi che si sono manifestati clamorosamente con l’ aggressione, per quanto solo verbale, nei confronti delle tre donne ministro. C’ era un’ eco in tutto questo degli estremismi fascistoidi che hanno inquinato, più di trent’ anni fa, molti movimenti della sinistra.

L’articolo di Miriam Mafai è tratto da http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/11/25/al-corteo-delle-donne-contestate-le-ministre.html

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